Se il disco diamantato non viene utilizzato nella maniera corretta, ad esempio tagliano materiali molto diversi ivi compreso pezzi di plastica, legno o vetro, succede che il disco perda la sua capaciatà di
taglio perchè, in parole povere, la parte tagliente del diamante che sporge dal disco viene coperta dallo stesso metallo del disco o i dimanti stessi vengono danneggiati.
Se questo avviene quando la corona diamantata è nuova o ha ancora almeno 2,5 mm circa da tagliare, sappiate che il disco non è assolutamente da buttare ma solo da ravvivare.
Ravvivare un disco diamantato per gres porcellanato ad esempio significa rimuovere il materiale che copre i diamanti o rimuovere i diamanti danneggiati portando alla luce i diamanti "nuovi".
I produttori italiani di dischi diamantati suggeriscono di usare apposite pietre da ravvivatura, tipo mole. Sicuramente queste mole sono indispensabili quando il disco è molto "danneggiato" ma
nella gran parte dei casi è possibile ravvivare l'utensile diamantato semplicemente facendo alcuni tagli su materiali abrasivi come autobloccanti in cemento ad esempio o vecchi pezzi di mole.
In pochi secondi il disco torna a tagliare ed è come nuovo.
In teoria è suggeribile ravvivare il disco alla fine o all'inizio di ogni gionata lavorativa. Se si utilizza il disco diamantato per edilizia ad esempio, in maniera intensiva tutto il giorno
è consigliabile ravvivare il disco anche più volte al giorno.
Un disco ravvivato taglia meglio e non mette sotto sforzo la tagliapiastrelle o taglienina elettrica da cantiere che monta quel disco.
Se siete curiosi di vedere come nasce una mola per la ravvivatura dei dischi diamantati per edilizia guardate qui: mole per ravvivare dischi diamantati
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